Le proprietà del limone
23 Aprile 2014
In questo articolo vi presento : Il limone, le sue proprietà, come coltivarlo e curarlo
DESCRIZIONE
Il limone è un albero da frutto originario dell’India e Indocina. Può raggiungere fino a 6 mesi di altezza crescendo anche in larghezza, con rami spinosi e foglie verdi dal bordo violaceo molto profumate. La sua fioritura è primaverile,pertanto avremo i limoni per l’inverno, invece a settembre escono quelli verdi pronti per l’estate prossima.
L’albero odia il freddo e quando si raggiungono temperature al di sotto dello zero, tende a denudarsi dalle foglie.
Anche in caso di periodi ventosi è sensibile, invece non ha necessità di troppo caldo, infatti nel periodo di siccità bisogna irrigarlo.
I frutti lo sappiamo che hanno di solito la buccia gialla, ma esistono varie varietà di verde o addirittura bianco.
Non è necessario aspettare che maturino per staccarli dalla pianta, la qualità eccezionale porta a farli maturare anche una volta colti e conservati.
Come anticipato abbiamo diverse classificazioni di specie.
Le categorie principali sono due:quella comune contenente pochi noccioli e abbondantemente succosa, dalla buccia liscia e sottile oppure spessa e rugosa; quella dolce usata soprattutto per preparare bevande (lime).
Inoltre vi è un ulteriore differenza in merito al periodo di raccolta:bianchetti in primavera, verdelli in estate, gialli in autunno.
In commercio, oggi, possiamo trovare limoni da colture italiane e straniere.
Le varietà più comunemente coltivate in Italia sono: il Monachello, l’Interdonato e i vari tipi di Femminello (Femminello Comune, Siracusano, Apireno ecc.); tra i limoni che giungono a noi da colture estere troviamo: il Genoa, il Masero, la Verna, l’Eureka, il Lisbon e il Karystini.
Inoltre abbiamo due varietà italiane frutto di incroci:
-il Meyer, ottenuto dall’incrocio tra limone ed arancia dolce.I frutti sono simili a quelli del limone, ma un po’ meno aspri e molto ricchi di succo.Le infiorescenze sono violacee e sono presenti tutto l’anno.
-Volkameriano nato da limone e arancia amara.Ha foglie di colore verde intenso I frutti sono tondeggianti, di medie dimensioni, con buccia arancio e polpa acida simile a quella del limone.
Adoro anche il lime che purtroppo si compra.
Il Lime è una specie originaria dell’Asia. E’ un alberello di forma irregolare (alto fino a 3-5 metri) con rametti spinosi.
Le foglie sono ovali, finemente crenate, arrotondate alla base e appuntite all’apice, verde chiaro, i piccioli alati sono un po’ appiattiti.
I frutti sono leggermente ovali, per lo più verdi o verdi-giallastri, polpa verde, giallo chiaro, succosa, dolciastra o leggermente acidula.
COLTIVAZIONE
Il limone è un agrume che si può adattare a molteplici usi. In passato veniva usato anche come disinfettante, oggi lo usiamo per dissetarci con bevande preparate con il suo succo, per aromatizzare i nostri cibi e addirittura per far profumare i nostri ambienti!
Se vuoi coltivare un albero di limoni in un vaso devi essere al corrente del fatto che dopo un anno o due il terreno deve essere rinnovato e il vaso deve essere sostituito con uno di dimensioni più grandi, per far si che l’albero sia sempre rigoglioso. Tali sostituzioni vanno fatte in primavera, quando cioè comincia a germogliare.
Per concimare la tua pianta puoi anche utilizzare il latticello della mozzarella perchè è ricco di sostanze adatte a nutrire . Fai attenzione a porla in un posto riparato dal vento e ti consiglio di coprirla con una rete durante la stagione invernale, in modo da coprirla ma facendola comunque respirare.
Se invece volete piantare un alberello nel terreno del giardino, prima di posizionarlo è bene lavorare a fondo il terreno, arricchendolo con dello stallatico; sono alberi che amano una buona umidità, anche dell’aria, ma non sopportano i ristagni idrici, quindi è fondamentale alleggerire il terreno di coltivazione con sabbia, pietra pomice o lapillo, in modo che l’acqua delle annaffiature scorra senza creare sacche stagnanti.
Questi alberi si pongono a dimora in una zona bel luminosa del giardino, possibilmente soleggiata; la chioma può allargarsi per circa 3-4 metri e lo stesso l’altezza dell’albero;
è quindi consigliabile porli a dimora dove trovino lo spazio di cui necessitano.
Lo si fa in primavera, tra aprile e maggio, quando le temperature minime notturne sono già alte; dopo aver posizionato la pianta, annaffiamo abbondantemente; da ricordare sempre è che il limone non sopporta la siccità eccessivamente prolungata, quindi in luglio ed agosto, se non ci aiuta qualche temporale, può capitare di dover annaffiare.
Se lo avete in vaso e bisogna travasare sul terreno bisogna stare molti attenti nel metodo in cui utilizzate per levarlo dal vaso principale. Per prima cosa aspettate che la terra si secchi. Una volta seccata possiamo iniziare il travaso.
Prendete un martello e iniziate a battere sui lati del vaso, in questo modo staccherete la terra senza rovinare le radici.
Provate ad estrarre la pianta insieme alla terra, se non riuscite, entrate con un oggetto fino e separate manualmente la terra dal vaso. Attenzione: non utilizzate un coltello, rischiate di tagliare le radici!
Una volta staccata la pianta insieme alla terra dal vaso, possiamo procedere a innestarlo nel terreno, dove naturalmente si sarà effettuata una buca abbastanza profonda da contenere il tutto.
Si può utilizzare anche ulteriore terriccio, che deve essere ben premuto per evitare bolle d’aria.
Poi abbiamo le tecniche professionali.
La semina si effettua in marzo, il terreno deve essere composto da torba e sabbia, bisogna mantenerlo, spruzzando acqua ogni giorno, sempre un po’ umido ma non eccessivamente bagnato. Le prime piantine di limone si avranno a giugno e non dovranno prendere luce del sole in modo diretto.
La tecnica di riproduzione per margotta del limone consiste nel scegliere rami spessi circa mezzo centimetro e togliere la maggior parte delle foglie. Si deve tagliare il ramo in modo superficiale per 3-4 cm dalla parte iniziare del tronco, avvolgere tutto con del muschio e coprire con della plastica. Dopo qualche mese troverete nel muschio delle radici, ora tagliate il ramo al di sotto del muschio, liberatelo da plastica e mettetelo nel vaso.
I parassiti che maggiormente infestano la pianta del limone sono la cocciniglia, la mosca bianca, il ragnetto rosso e il mal secco.
Può subire dei danni anche per carenza di ferro, magnesio, azoto, sostanze importanti per il proprio sviluppo.
LE PROPRIETA’
Le proprietà sono tantissime. Dalla buccia, per esempio, viene estratta un’essenza dal particolare profumo che è molto utile come disinfettante.Il succo è ricco di acido citrico, citrato di potassio e di calcio, acido malico, ma contiene anche zuccheri, sali minerali, oligo elementi e vitamina C.
E’ considerato anche un ottimo digestivo perché combatte l’acidità gastrica,
Molto utile in caso di infiammazione della bocca.E’ molto apprezzato anche nel campo cosmetico, esso rende morbida la pelle delle mani, rinforza le unghie, tonifica la pelle grassa facendo diminuire la produzione di sebo.
IL MIO LIMONE
Ho 37 anni e da quando vivo nella casa dei miei nonni lasciata in eredità, ricordo sempre di avere avuto nel giardino un albero di limone.E’ alto oltre 4 metri quindi non l’ho piantato io ma il mio caro nonno che ringrazio per avermi lasciato questa splendida pianta.Vivo nel sud, pertanto le condizioni meteorologiche sono perfette per lui, non raggiungiamo mai gradi al di sotto dello zero, nei periodi caldi lo innaffio tramite un attrezzo da giardino.
Inoltre abitando in una zona urbana, ho il giardino circondato da mura alte e l’angolo in cui si trova è ben protetto dal vento e si alterna nel gioco ombra e sole. Mio nonno è stato bravissimo nel piantarlo.Non so perchè ma ha sempre limoni, da settembre a maggio li colgo spesso e continuano a nascere . Mia madre lo chiama “il limone di ogni mese”. Ora ci sono quelli verdini molto piccoli che spesso lasciamo per farli maturare ma in inverno diventano giallo canarino, buccia molto doppia e profumata. Le foglie sono verdi e profumatissime, con i bordi violacei.
Sono pieni di succo e ci sono i semi, quindi non adatti alle bevande tipiche.
Io li uso per fare le limonate in casa e le granite, ma mio fratello che ha il bar compra sempre i lime per le bevande alcoliche .
Io adoro raccoglierli mi piace averli nel cestino al centro del tavolo, la cucina si riempe del loro profumo .
Li uso molto nell’alimentazione. Per le insalate crude non metto aceto, ma preferisco il succo di limone soprattutto se è quello del mio orto. Quando mi trovo nei market ne compro sempre qualcuno, oppure quando noto dai fruttivendoli di quartiere quelli casarecci, appena colti che hanno ancora il ramo spinoso e sono piccoli e gialli profumatissimi.
Vi avviso che nel raccoglierli devo sempre mettere un guanto da giardinaggio. Ora i rami sono passati oltre al muretto e si affacciano nel giardino della mia vicina, che educatamente e gentilmente mi avvisa quando sono pieni, oppure mi raccoglie
quelli caduti ed io sempre o li lascio a lei, oppure mi fa entrare e li raccolgo e li dividiamo.
Ha un piccolo frutteto, infatti la aiuto con i suoi alberi e dividiamo il bottino su tutto.
A volte per raccogliere mi devo arrampicare sull’albero, infatti si è creata nel tronco una bella culla che mi permette di salire facilmente e sedermi!
I MIEI USI
Del limone io non butto mai niente. Oltre all’uso alimentare l’adopero anche per la cura del corpo.
Miscelato con olio di oliva faccio una maschera alle mani, unghie e viso.: chiarisce la pelle e la rende compatta, rafforza le unghie grazie alle proprietà benefiche che contiene.
Lo uso anche nei vari scrub per il corpo fai – da – te incasa.
Quando mi rimane un limone spremuto, lo inserisco nell’acqua per lavare i piatti: sgrassa ed elimina i cattivi odori.
Ottimo per sgrassare i piani di cottura miscelato con il sale.
Ottimo per alvare e lucidare i piani acnhe di emtallo.
Quando mangio pesce o pollo, lo uso per lavare le mani ed eliminare il cattivo odore.
Mischiato con il bicorbonato è un ottimo digestivo ed il suo succo è anche antifame.
Le bucce sono importanti per allontanare tutti gli insetti, oltre a questo molto spesso le metto nei vari posacenere o contenitori per profumare gli ambienti
Il succo è buono per smacchiare i denti, però in questo caso state attenti a non abusarne perchè potrete logorare lo smalto, quindi solo saltuariamente.
Naturalmente non mancano i dolci e tanti altri usi alimentari.
Anche se il mio non è adeguato, devo dire che con la buccia preparo il limoncelloooooo..: esce buonissimo!
MITI E STORIE SCOVATE SUL WEB
Nei giardini di Babilonia ci dovevano essere degli splendidi alberi di limoni, portati, sembra, dalla lontana India, dai contrafforti dell’Himalaya, dove crescevano spontanei.
Teofrasto di Iresia, greco e botanico del VI-III secolo a.C. lo chiamò pomo della Media
Gli Ebrei lo citano nel Levitico dove viene chiamato albero della purezza o albero della vita per il suo essere sempre splendidamente verde e furono i primi che ne iniziarono la coltivazione sistematica.
Nella mitologia greca venne assimilato ai frutti dorati delle Esperidi. Poi ci fu la conquista romana dell’Oriente ed insieme alla cultura e mitologia greca, i romani portarono a casa i dorati frutti dei limoni.
Secondo le leggende greco-romane, i frutti degli agrumi rappresentavano la dote di Era (Giunone), sposa di Zeus (Giove), che, geloso del loro splendore, li custodì in un meraviglioso giardino, situato ai confini del mondo, ad occidente, dove il sole muore ogni giorno e dove vivevano le ninfe Esperidi.
Le Esperidi, le tre sorelle, Aegle per il cedro, Aretusa per il limone, Hesperetusa per l’arancio erano le ninfe che custodivano i “ pomi d’oro” e che Ercole, in una delle sue fatiche, rubò dal giardino e portò agli uomini.
I romani lo tenevano in grande considerazione sia per la bellezza (e lo coltivavano nei loro splendidi giardini), sia per le innumerevoli proprietà. Nella “Casa del Frutteto”, nella Pompei archeologica, sono raffigurate delle inequivocabili piante di limoni.
Gli spagnoli ed i missionari lo introdussero nelle Americhe.
CHIACCHERE POPOLARI
Una delle antiche dicerie che ancora oggi stenta a morire è quella che il limone “stringe”, parlando in termini intestinali e quindi nel decennio della stitichezza generalizzata, l’uso di questo frutto è praticamente ridotto al solo uso di cucina
Per le enteriti di origine microbica, l’unica medicina era il limone, scorza e succo, che, a causa dei suoi componenti ad alto potere antimicrobico, funzionava come un valido antisettico delle vie enteriche.
Il succo di limone è stato prescritto in passato (e sono indicazioni tutt’ora validissime) come rimedio per la gotta, nelle malattie febbrili con diarrea, anti- acidi urici, nelle malattie del fegato, nel diabete, nell’artrite, nell’ipertiroidismo, come anti-acido nei casi di gastrite (al contrario di quello che oggi è opinione comune!), per aumentare le secrezioni gastriche e pancreatiche (quindi come digestivo), nelle affezioni polmonari, nella tubercolosi, per disinfettare l’acqua da bere (ricordarsi di lasciare agire almeno un quarto d’ora), per diminuire gli effetti di veleni e droghe, tra cui l’ubriachezza da alcolici e nelle intossicazioni da Cannabis sativa.
CURIOSITA’
Un giorno, quando ero adolescente, vedevo mio nonno che guardava disperato il suo limone, toccava le foglie , lo osservava era preoccupato perchè non vedeva da qualche mese i limoni spuntare.
Allora ho visto che ha preso dei collant di mia nonna e li ha attorcigliati chiudendoli a nodo intorno al tronco.
Naturalmente ho chiesto curiosa il motivo.
La sua risposta e spiegazione è stata semplice:
“Quando un albero di frutto inizia a non fiorire di più, bisogna legare una calza femminile o maschile intorno al tronco, secondo il sesso del frutto stesso. Cioè l’albero del limone fa fiorire il limone un frutto maschile
quindi serve la calza femminile, il melo fa fiorire la mela, un frutto femminile e quindi va una calza maschile.
Un segno di accoppiamento per far rifiorire lì’albero.
Io pensavo mi stesse prendendo in giro anche perchè i detti popolari sono tanti e non tutti veritieri
Ma sono rimasta sconcertata nel notare che dopo alcuni mesi l’albero è rinato.
La calza dopo 25 anni è ancora li’ intorno al tronco, escono sempre limoni e non ho il coraggio di levarla.
Sarà vero o sarà stato l’amore e la passione di mio nonno?
Ma io lascio la calza, mi riporta indietro nel momento in cui vedevo che lui che la sistemava.
Ora in questo periodo sono un poco angosciata in quanto sto vedendo che le foglie sono state attaccate da alcuni parassiti, infatti noterete dalle foto che è un poco spoglio.
Vi è piaciuto il mio articolo: Il limone, le sue proprietà, come coltivarlo e curarlo