Il marchio del diavolo (Glenn Cooper)

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 Il marchio del diavolo (Glenn Cooper)

Ho acquistato questo libro per curiosità e anche perchè adoro i misteri che incorniciano la Chiesa e la sua immagine impeccabile.

L’Archivio segreto del Vaticano è una fortezza segreta, ” è l’archivio privato del pontefice. A lui solo appartiene e risponde. Ne consegue che solo il papa ha il governo dell’archivio, ne stabilisce regolamento e norme, decidendo anche le sue progressive aperture”. Ma io credo che ci siano tanti documenti importanti che nascondono delle verità incredibili, con questo non voglio dire che la trama del libro sia reale, ma ne consegue il mio fascino sui misteri che propongono vari titoli.
Glenn Cooper è uno scrittore, medico, archeologo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.
Grazie ai suoi successi con Biblioteca Dei Morti, Libro delle Anime,Mappa del destino, L’ultimo Giorno, Il marchio del diavolo, è diventato autore di bestseller internazionale.
Il titolo,Il marchio del Diavolo , romanzo di Glenn Cooper rappresenta il fulcro principale della cornice intorno alla quale gira tutto il libro.
E’ scritto con flash black, capitoli che vanno dal passato al presente, per comprendere man mano gli eventi.

TRAMA
Roma 1139: Mael Maedoc, vescovo di Down riesce ad arrivare a Roma su invito di Papa Innocenzo II, attendeva l’ eclissi di Luna, una rarità. Quella sera la costellazione era sacra, la Luna nei Pesci, aveva appena completato il ciclo di 19 anni, abbassandosi sotto l’eclittica del Sole: La coda del diavolo.
Una notte per una profezia:ci sarebbero stati altri 110 papi fino alla fine della Chiesa e del mondo conosciuto.

Roma 2000: un’archeologa che studiava gli scavi di San Callisto, riceve l’ordine dalla chiesa di bloccarli,
ordine sempre capeggiato da un certo K, ma nel frattempo aveva scoperto troppo e diventa protagonista
di un agguato durante il quale viene ferita gravemente e ucciso il suo compagno, ma lei ricorda un dettaglio particolare.

Roma oggi:Elisabetta è diventata una suora, insegna nella sua scuola, fa una vita di preghiera e insegnamenti, ogni tanto ricorda i tempi in cui indossava i vestiti colorati invece della tonaca, per questo il padre, la sorella e il fratello poliziotto criticano la sua scelta.
Viene richiamata a studiare gli scavi di San Callisto e scopre cose agghiaccianti, mette piede nella stanza principale, capendo che in origine c’era stato un incendio e comprende inoltre che è una camera funeraria. Legge una busta trovata:L’arco perduto di Nerone, 58 d.c.
L’intonaco è decorato con una ruota di simboli dipinti, l’intero zodiaco, i pianeti in un circolo d’immagini.
Andando nella camera principale vede l’immagine di una figura umana stilizzata: una linea verticale rappresentava il tronco, due C grandi le braccia e alzata un velo di copertura vede 85 scheletri adulti e 12 di bambini, alcuni parzialmente sigillati, ma ciò che la sbalordisce è la particolarità di ogni corpo che ha le ossa di una coda!
Da qui inizia la sua ricerca sui misteri, simbologia
Elisabetta entra in possesso di un rarissimo esemplare del Dottor Faust di Marlowe e intuisce che quei versi sono il codice per svelare il cerchio diabolico che lega passato, presente e futuro.
Il papa nel frattempo è morto, a breve ci sarà il conclave….la profezia è vicina.
Tutto organizzato dai Lemuri, gli spettri dell’antica Roma, lo era Nerone e sua madre e altri uomini famosi.
Le ombre dei morti, le anime maligne, uomini con una coda piccola, una setta che voleva distruggere la Chiesa.
Gli antichi Romani li temevano, erano convinti che fossero fantasmi, invece esistevano e si sono riprocreati in silenzio nell’attesa del giorno della profezia.
I cattolici erano i loro nemici, e aspettavano il giorno profetizzato da Malachia, che coincideva con il nuovo conclave: da un caos trionferanno i Lemuri.
La profezia di Malachia aveva uno scritto in cui si diceva che ad ogni papa era stato assegnato un motto, prevedendo chi fosse stato al capo della chiesa e ogni volta era successo
Il 268 papa, scelto dal conclave che sarebbe iniziato il giorno dopo sarebbe stato l’ultimo.
Intrigo da una parte e volontà di non far accadere la previsione.

COSA NE PENSO
Il libro nel generale mi è piaciuto, ma mi ha confusa l’alternarsi dei capitoli andando dal passato al presente,
sarebbe stato più logico una trama più lineare, ma credo che in questo senso si sarebbe persa l’adrenalina e i colpi di scena.
Gli ingredienti per catturare l’attenzione c’erano, ma ho impiegato più del previsto nel leggerlo, questo significa che non è scattata quel qualcosa in più che mi accade quando ne leggo uno e lo divoro, terminandolo in poco tempo.
La setta è simbologia del male, uomini con la coda non esistono, ma tutto questo è una similitudine per
dimostrare che il demonio è presente in tutte quelle persone che vogliono abbattere la chiesa o compiono atti malvagi, proprio per questo i Lemuri, geneticamente sono malvagi, con la struttura della loro coda che rappresenta il male.
I malvagi nascono, difficilmente lo diventano e se questo non è rappresentazione del demonio?
E’ l’anima ad essere nera e oscura, non la persona fisica.
Gli intrecci temporali stancano un poco, la fine ti lascia un amaro insipido strano, ma la lettura è stata piacevole, scorrevole, non semplice, da spiaggia, lo avevo preso per questo, ma bisogna man mano incastrare i tasselli del puzzle per proseguire nei dettagli e comprenderli.
Mi sono piaciuti i riferimenti storici, da Nerone a Marlowe, protagonisti di vicende più importanti di quelle definite
dalla storia, abbiamo compreso che Nerone era cattivo in quanto Lemure..ah ah ah . Certo mi aspettavo qualcosa in più dall’autore visto i suoi precedenti, il libro necessitava di una scintilla scioccante a volte è stato un poco ripetitivo.
Mischia comunque azione, esoterico, thriller, cenni storici reali e inventati un mix interessante.
Potrebbe esserci più suspence, ma per fortuna arriva nei capitoli finali.
La storia intrecciata con l’Antica Roma è fantastica, affascinante, esoterico storia e simbolismo..mi è piaciuto, naturalmente perdendo una stellina per gli intrecci temporali.


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