TRAMA
Questa è il secondo capitolo della saga della scrittrice E.L. James, che ho appena terminato. Avevamo lasciato Ana la quale dopo essere stata punita con delle forti sculacciate da Cristian, decide di chiudere la relazione.
Ma non è semplice, il filo che unisce i due è diventato molto forte e dalle sensazioni fisiche è passato all’amore.
L’attrazione è troppo forte e lui pur di non perderla le propone di ridefinire i loro accordi, di eliminare alcune clausole del contratto cercando di ricambiare con qualcosa in più e iniziando innanzitutto a confessare non solo i suoi intimi desideri ma anche i suoi segreti.
Lui sceglie tutte donne brune e le fustiga, provando piacere, perché la madre drogata morta era bruna e in quel modo lui punisce lei. Un ‘angoscia furiosa, una sofferenza che si ripercuote nel suo animo adulto. Ma l’importante è che è consapevole di ciò, infatti fa sedute terapeutiche con uno psicologo, il quale incontra anche Ana e le dice una cosa importante: essere sadomaso dal ’92 non è più una malattia mentale, ma solo una scelta di vita che una coppia può decidere di seguire.
Cristian ha capito di essere innamorato, per questo decide di fare un passo indietro con l’atto fisico violento e uno avanti donando il suo cuore che sta rilevando la sua sfumatura nera attraverso le confidenze.
Ma i fantasmi del passato sono vicini: due ex donne di lui, chiamate compagne di rituale , sono presenti nel presente e cercano in tutti i modi di ostacolare il rapporto: una con la minaccia di pistola e l’altra, la signora ricca che ha insegnato a Cristina l’arte del sesso, con una crociata psicologica di dialoghi.
Ana con l’aiuto di Cristian deve decidere.
PENSIERI
Il libro porno inizia a diventare un poco più sentimentale, vengono risaltate le emozioni, le confidenze, non è più sesso inteso come solo atto carnale, ma è incorniciato da amore, collaborazione, fiducia ma anche gelosia possessiva.
I dialoghi sono molto semplici e lineari, a volte anche ripetitivi fino alla noia, ma io credo che la scrittrice lo abbia fatto di proposito, affinchè il libro possa raggiungere tutto il target delle lettrici, anche quelle meno istruite.
Certo la descrizione di scene erotiche sono presenti, ma rese più intense grazie all’amore presente.
Non vediamo più il Cristian perverso, ma è diventato quasi un sottomesso pauroso di perdere il suo amore e forse ad Ana mancano tanti giochetti che ha fatto nella camera delle torture. In questo modo ha dimostrato di non essere una donna che sa quello che vuole, a lei piace la perversione, ha imparato da lui, ma non accetta le punizioni sessuali, anche se ne è attratta morbosamente. Le donne..siamo complicate!
Ho preferito leggere il primo, ma perché era presente il fattore novità, questo è stato un poco più pesante, ma almeno meno hot e nello stesso tempo piacevole.
Non c’è intrigo, mistero, ma tanta passione e poi sembrano dei superdotati..non si stancano mai!Accipicchia!
L’uomo che si lascia andare completamente mi ha fatto tenerezza, in quanto ha dimostrato di non vergognarsi delle sue debolezze chiedendo nello stesso tempo un aiuto fisico e morale.
Finalmente è arrivato il sesso alla vaniglia, ma perché è diventato “far l’amore”.
Mi è sembrato un poco esagerato il fatto che loro vivono solo a due, nel senso iniziamo a vedere la famiglia di entrambi, ma non riescono a stare lontani, a far altro, ad avere una vita sociale, si sono chiusi in un mondo ovattato fatto di tenerezze e atti sessuali.
Certo il tutto è reso un poco vivace dall’uscita delle due ex sottomesse, almeno si stacca la lettura con un poco di suspense.
Lo considero molto più appassionante del primo comunque, in quanto precedentemente la coppia veniva descritta come se fossero animali selvaggi che pensavano solo all’atto materiale, qua invece è tutto più intenso.
Non ci sono più molte parole volgari, anzi si rasenta il dolce ma anche il tormentoso, con i continui dubbi di entrambi.
Sinceramente sono diventati più umani e meno selvaggi, protagonisti che ho sentito vicini, grazie anche alla descrizione dei loro più intimi pensieri.
Il libro che ho comprato è un’edizione economica pagata Euro 4,25, vanta di oltre 600 pagine, caratteri scritti in modo grande con ringraziamenti e prologo iniziale.