Bianca come il latte rossa come il sangue

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Bianca come il latte rossa come il sangue

Bianca come il latte rossa come il sangue

Avevo lasciato in registrazione questo film, di cui non ero convinta nella visione leggendo la trama, pensavo che fosse il classico dramma da fazzoletti e lacrime senza altro sentimento, quindi volevo vederlo solo in occasione di un determinato stato d’animo, non angosciandomi.

Ma un giorno ho avuto il desiderio di mettermi in poltrona e guardarlo.

 

TRAMA

La trama circonda una fascia d’età particolare: siamo in una scuola superiore dove un ragazzo frequenta il terzo anno, Leo, chiaramente innamorato di Beatrice di un anno più grande, ma non ha mai il coraggio di esporsi alla ragazza, ha paura del rifiuto e di fare una cattiva presenza, è goffo e anche divertente.

Nonostante vari tentativi, fa sempre un passo  indietro anche se viene aiutato dai suoi amici più grandi:Niko e Silvia, la quale è segretamente innamorata dell’amico e gli porge un numero di cellulare falso di Beatrice dove lui manda ripetuti messaggi senza risposta.

Un giorno viene a scoprire che la ragazza di cui è perdutamente innamorato, sta male , si sottopone a chemioterapia, ha una forte leucemia che l’ha bloccata in casa.

Leo si fa coraggio e va a trovarla. Da questo momento diventa il suo amico, le dice la verità che è innamorato., la supporta, la incoraggia, le dona un poco di vitalità, addirittura si sottopone a delle analisi per la compatibilità di un eventuale trapianto.

Lei un giorno racconta di dover fare il trapianto e che devono dividersi per un lungo periodo e lo fa avvicinare all’amica Silvia.

 

Un film si che mi ha fatto piangere ma che ha evidenziato valori molto importanti. Leo un ragazzo adolescente ma maturo, che comprende l’amore, la vita e la morte, un ragazzo che si rende responsabile effettuando delle scelte di vita.

Leo un ragazzo disposto a rischiare un trapianto per salvare prima la vita della sua amata e poi la vita di una mamma che sta per morire lasciando i suoi figli.

Beatrice una ragazza che è a conoscenza di dover morire e invece di essere egoista e assaporare l’amore di Leo solo per lei, cerca di allontanarlo e fargli fare la sua vita con la donna adatta a lui: Silvia.

Luca Argentero è il professore di Leo, lo accompagna nel suo momento brutto,  lo ricarica, lo fa diventare sensibile e forte, lo incoraggia e cerca di dare forza ed il ragazzo instaura con il prof. un sentimento di sfogo e amicizia.

«A sedici anni il tiepido non esiste» dice il regista Giacomo Campiotti per riassumere lo spirito del film che ha ricavato dal romanzo di Alessandro D’Avenia Bianca come il latte rossa come il sangue.

Non è un film per adolescenti, ma per tutti dimostra che i ragazzi hanno anima e sensibilità più grandi di tanti adulti che sono diventati cinici e cattivi.

Quindi rispecchia valori importanti.

Mi sono venuti ai brividi nel vedere il film e non ho pianto per la drammaticità, ma piuttosto per la grandiosa descrizione degli eventi e dell’animo di Leo, un ragazzo che è cresciuto .

Sono passati dal ridere al pianto, perché  Leo nella sua goffagine comica, è realista, tenero e forte.

E’ intenso, emozionante, lui è frustato, ma forte nelle sue scelte, è un vero e proprio dramma che ti insegna a vivere e a conoscere la realtà.


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